giovedì 8 luglio 2010

Ricordo dei miei ex compagni d'asilo e di scuola deceduti.

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Con la morte avvenuta nel 2009 di Renzo Casini, noto industriale del marmo versiliese, mentre nuotava nelle acque del mare di Forte dei Marmi, l'elenco dei defunti che furono miei compagni sin dagli anni “30, sia dell' Asilo Infantile Delatre di Seravezza che della scuola, continua ad allungarsi. Voglio ricordare questi miei compagni che mi davano tanti attimi di gioia quando,da adulti, ci incontravamo.. Il primo a morire in seguito ad un grave infortunio sul lavoro, accaduto nel 1958, fu Calistri Lido. In questi ultimi anni la morte ha strappato alla vita i seravezzini Alberto Benti, Grotti Luigi, Luciano Fernando Viti (abitante da anni a Forte dei Marmi) e Mario Tarabella. Con i miei compagni di asilo, ho avuto sempre affettuosi rapporti. Con Mario fui chierichetto, quando era Preposto Monsignor Angelo Riccomini. Mario fu la più bella voce del coro della chiesa che si staccava dalle altre, specialmente quando cantavamo il Vespro. Da “grando”, oltre che a suonare il clarinetto ed il sassofano nella banda dei Costanti di Seravezza, della quale fu anche direttore, fece parte di importanti orchestre nazionali che arrivarono ad esibirsi anche all'estero, in particolare nel Libano, paragonato, in quel tempo,come mi raccontò Mario, alla Svizzera dell'Asia occidentale per tutte le cose belle che aveva e che furono distrutte dalla guerra fra fratelli che scoppiò in quella nazione. Mario dimostrò appieno il suo talento musicale e canoro e un infinito amore per la musica. Si esibi anche a Napoli in via Partenope, con una importante orchestra che inaugurò un nuovo locale notturno. Insistette perché trascorressi una serata dove lui cantava e suonava gli strunenti succitati “Renato hai tutto pagato!” Lo ringraziai, ma non accolsi il suo invito perché con due bambine piccole che avevo preferii starmene a casa con loro e con mia moglie. D' altronde in quel locale mi sarei sentito come un pesce fuor d'acqua.
Voglio credere che le anime di tutti questi uomini che furono da bambini miei compagni di giochi e di studi siano ora in Paradiso. Ciao ragazzi,

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