prima puntata
Negli anni 60 Alfredo
,un giovane versiliese di 25 anni, esercitava la professione di
meccanico , specializzato nella manutenzione degli impianti della distribuzione dei carburanti. Era un bel giovane atletico, con una folta
capigliatura nera e con una gran voglia di vivere. Spesso ricordava
i patimenti sofferti da ragazzo quando la guerra insanguinò anche la nostra
Versilia.
Disponeva di una Fiat
850 carozzata Pinin Farina, acquistata usata. All' interno
dell'abitato aveva apportato alcune modifiche. Infatti, grazie alla
sua bravura,
era
riuscito, all'occorrenza, a ribaltare
entrambi i sedili anterioti in modo da sentirsi più comodo ed a suo
agio, quando insieme a lui viaggiava qualche sua cara amica. Niente
di male al più potevano scambiarsi degli sbaciucchiamenti.
Un pomeriggio di una domenica di
estate andò a ballare nella sala di Ripa.
Proprio mentre beveva un bicchiere di birra al bar attiguo alla sala da ballo, conobbe due giovani che anche loro si dissetavano bevendo aranciate. Lui non li conosceva, quindi per attaccare bottone, disse ad alta voce perchè essi lo sentissero: “ Che fagonza,! Era meglio se andavo al mare”. Uno dei due giovani, incuriosito e sorridente chiese spiegazioni: “Scusa, ma cosa vuol dire fagonza?”. “Vuol dire afa e caldo soffocante”. Ma voi di dove siete?” le chiede Alfredo. “Siamo pisani, ci piace ballare e per questo siamo qua.”, gli risponde uno dei due . “Anche a me garba molto ballare”, rispose Alfredo che continua a parlare. “Frequento, oltre Ripa , sale di Viareggio e di Massa , ma a Pisa non ci sono mai stato. Io non la penso come tanti miei amici che ritengono che voi “furastièri” portate via le nostre ragazze che hanno, a mio parere, tutto il diritto di scegliere e ballare coi giovani che più gli piacciono”. “Mi fa piacere sentire dire queste cose. Quindi non tutti voi giovani versiliesi siete contro di noi”, rispose il ragazzo che fino ad allora non aveva aperto bocca.
“E' davvero bello ballare con una ragazza,” continuò Alfredo. “E' meraviglioso stringerla fra le braccia e sentire il suo profumo, o addirittura ascoltare i battiti del suo cuore, come anche a me è capitato, tempo addietro, quando ballai con una fanciulla nel giorno del suo diciottesimo compleanno, al suono del disco della canzone, sullo stesso incisa, intitolata “Tua...". Bella è, davvero sono indimenticabili le sue stupende parole”, Tua fra le braccia tue / solamente tua così / per sognare in due e morir cosi /, finalmente tua così...”, cantata da Jula de Palma. I genitori della ragazza il giorno del compleanno della loro figlia la lasciarono libera di festeggiare quella lieta ricorrenza alla discoteca della Capannima di Forte dei Marmi. Anch'io frequento le sale perchè c'è allegria, ognuno di noi vi cerca la sua donna o il suo uomo per creare insieme un nido di amore, sì una famiglia. Gli altri due annuiscono.Il versiliese prosegue.”Se permettete mi presento. Mi chiamo Alfredo e sono un meccanico” e subito stende la mano che viene stretta prima da un giovane pisano e poi dall'altro, “Piacere, Pietro”, risponde il primo. “Piacere, Paolo”, dice il secondo. “Benvenuti a Ripa, conclude il versiliese e divertiamoci sereni e tranquilli”.
“Alfredo”, le risponde Paolo - siamo qui perché siamo stati accolti bene dalle ragazze della Versilia, Ci sono già stati dei fidanzamenti e qualche coppia si è già unita in matrimonio. Dove abitiamo ci sono tante belle ragazze, non abbiamo alcuna intenzione di strappare le giovani versiliesi ai ragazzi della loro terra.Ci piace conoscerle e poi quello che accadrà, accadrà. Noi due abbiamo sorelle che non vorremmo mai che conoscessero giovani intenzionati soltanto a prenderle in giro. Noi siamo seri, educati e rispettosi”, puntualizza Paolo. “Anch'io la penso come te”, aggiunge Pietro.
“Da come parlate”, gli rispose Alfredo, “ si capisce che siete onesti, è per questo mi garbate. Noi versiliersi non siamo tutti gelosi, come i giovanotti del paese vicino che proprio la sera della scorsa domenica, come credo che sappiate, hanno messo in fuga tanti giovani pisani altrimenti ci sarebbe stata una scozzottata. Entrambi i pisani scoppiano a ridere, uno, Pietro gli risponde: “ Le vostre ragazze hanno la libertà di scegliere, poi anche voi, se vi fa piacere, potete venire a ballare a Pisa dove ci sono sale da ballo e splendide ragazze non solo della città della Torre pendente ma anche di Livorno”- Subito Alfredo gli risponde: “Sin da ragazzo ho sentito dire questo antico proverbio; “Moglie e buoi dei paesi tuoi”, quindi preferisco che sia una giovane e bella ragazza della mia terra a farmi scoccare la scintilla dell'amore.
continua
Nello Staccherai