lunedì 21 giugno 2010

Homo Homini Lupus

L’uomo è un lupo per l’uomo: nonostante l’evoluzione in ogni campo del sapere, la specie umana continua a comportarsi, in molti casi, peggio delle bestie.

Tutti i giorni la cronaca nera dei mass media è piena di notizie criminali che fanno inorridire le coscienze di chi lavora, rispetta le leggi ed è desideroso di vivere in pace, non solo coi propri vicini di casa, ma con tutti i popoli del mondo. Dall’evoluzione dei primi ominidi che all’origine convivevano coi babbuini e le scimmie nell’Africa orientale, allìepoca dell’era risalente al cenozoico (quarta era geologica durata da 65 a 2 milioni di anni fa) si è passati all’homo erectus (uomo di Pechino) all’Homo sapiens neanderthalensis (uomo di Neanderthal) fino all’attuale Homo sapiens. In tutti questi milioni di anni trascorsi, l’uomo nel corso della sua evoluzione ne ha fatta di strada. Ha scoperto il fuoco, la ruota, partendo dalle caverne e dai primitivi villaggi su palafitte è arrivato a costruire grandissime città. Ha creato sublimi capolavori d’arte. E’ arrivato perfino a mettere i piedi sulla Luna, che nell’antichità era venerata come una divinità. Di fronte e a queste fantastiche scoperte, mi pare che abbia poco progredito per quanto attiene i rapporti coi propri simili. Sicuramente ha subito sconvolgenti mutamenti da quando, allo stato primordiale, viveva insieme agli altri animali e moriva con loro nelle stesse caverne africane, com’è stato possibile accertare dai fossili, mischiati a quelli dei babbuini, venuti alla luce nei primi decenni del Novecento in una cava di quel continente. A differenza delle bestie si è emancipato ed ha concretizzato molte idee estremamente utili per migliorare la vita dell’uomo, però da quando si è organizzato, dapprima in tribù e poi in strutture sempre più evolute, non ha mai smesso di combattere guerre contro i propri simili, sia per allargare i propri territori che per rubare le ricchezze altrui, considerate bottino di guerra. Ecco perché non mi piace la storia che ricorda re, imperatori e generali che hanno combattuto guerre sanguinose nel corso delle quali sono stati uccisi milioni e milioni di uomini. Spesso per sete di potere, l'uomo è arrivato anche a fomentare congiure di palazzo ed a scatenare guerre fratricide. E la lotta continua anche ai nostri giorni. In Afghanistan, in Pakistan in Iraq, continuano ad avvenire spaventose stragi di innocenti, i morti e feriti non si contano più. Ma dov’è finito lo spirito di fratellanza e di amore che dovrebbe cementificare i rapporti fra tutti gli uomini di buona volontà della Terra. In Palestina, dove nacque Gesù, tutti i giorni avvengono cruenti scontri tra palestini ed israeliani. C’è una nazione che pur facendo parte, con diritto di veto, delle Nazioni Unite nega i diritti umani che sono innati, inalienabili ed universali. Come può chi rinnega questi diritti continuare a fare parte delle Nazioni Unite? Urge quindi una radicale riforma strutturale delle Nazioni Unite per il ripristino della legalità.
La situazione politica italiana mi fa soffrire. Non mi piace constatare i continui insulti che vengono sono rivolti al Premier Silvio Berlusconi, perché offendono anche i tanti milioni di elettori che gli hanno dato il loro voto per poter guidare il governo della nostra nazione. Lo scontro deve avvenire sui programmi. Per il bene del Paese anche l'opposizione deve dare una mano per assicurare a tutti i cittadini, specie alle categorie più deboli, migliori condizioni di vita. Quando scese in politica e sconfisse la gioiosa macchina da guerra guidata da Occhetto, Berlusconi disse qual era il suo programma, che a me parve davvero eccezionale. Purtroppo il suo primo governo ebbe una vita breve.

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