Nel giorno della ricorrenza del 68° anniversario della liberazione dal
nazifascimo, nelle scuderie Granducali di Seravezza è stato presentato il libro
“La guerra di Claudio”, voluto dalla Guardia di Finanza in onore dell’eroe
versiliese Finanziere scelto Claudio Sacchelli, decorato dal Presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano con la medaglia d’Oro al Merito Civile alla
memoria.
Un’ora prima circa dell’inizio della cerimonia svoltasi nel capoluogo
seravezzino, a Querceta, al lato della porta d’ingresso della sezione A.N.F.I.
di Seravezza-Versilia storica-, è stata scoperta una lapide attestante che lì
aveva la sede la sezione dei finanzieri in congedo della Versilia storica,
intitolata alla memoria del finanziere scelto Claudio Sacchelli, morto di
stenti e di sevizie inaudite nel campo di sterminio nazista di Mauthausen
(Austria) il 1° maggio 1945, cioè qualche giorno prima della liberazione del
campo di sterminio effettuata da una colonna di carri armati dell’ undicesima
Divisione corazzata americana. La lapide è stata scoperta dal nipote dell’eroe
che porta lo stesso nome dello zio Claudio, affiancato dalla sua sposa e dal
sindaco di Seravezza.
Subito dopo e stata collocata una corona di alloro al monumento ai Caduti,
sito nella attigua piazza Pellegrini di Querceta.
Le cerimonie si sono svolte alla presenza delle autorità civili e militari:
il sindaco di Seravezza, Ettore Neri, quello di Forte dei Marmi, Umberto
Buratti, l’assessore al sociale, Pietro Lazzerini, in rappresentanza del
sindaco di Pietrasanta, l’assessore alla cultura di Seravezza, Riccardo Biagi;
Il vice comandante del gruppo della Guardia di Finanza di Viareggio, tenente
Raffaella Frassine, seguita da alcuni ufficiali e da altri sottufficiali del
suo Gruppo; Moreno Costa presidente della sezione ANPI di Pietrasanta, Giovanni
Cipollini presidente della sezione ANPI Gino Lombardi anch’essa con sede a
Pietrasanta;finanziere Marco Mugnaini, consigliere nazionale A.N.F.I. della
Toscana e presidente delle Fiamme Gialle Toscana - Associazione di Promozione
sociale – No Profit con sede a Pisa; capitano Gerardo Severino direttore del
Museo storico e coautore del libro in oggetto; maresciallo ord. Emiliano
Stelluti responsabile della foto-cinetica del museo storico, esperto in video;
finanzieri della sezione A.N.F.I. di Viareggio;l’onorevole Carlo Carli; il
Commissario di P.S. e il Reggente della Delegazione di Spiaggia, entrambi
operanti a Forte dei Marmi; ufficiali e militari dell’Arma dei Carabinieri;
comandanti delle Stazioni dei carabinieri di Querceta, Seravezza e Forte dei
Marmi; locali Associazioni Combattentistiche e d’Arma
.
Tra i vessilli spiccava al vento il Gonfalone di Seravezza, decorato di
medaglia d’argento al valore civile. Particolarmente commovente è stata la
visione del labaro dei Martiri di Mulina di Stazzema, luogo dove iniziò il
12.8.1944 l’ orrenda strage di S. Anna di Stazzema.
Dopo la deposizione della corona d’alloro, tutti i presenti alla
manifestazione hanno raggiunto la scuderia Granducale di Seravezza dove,
davanti ad un numeroso pubblico che ha riempito la sala, sono stati proiettati
tre video, due dei quali della resistenza in Versilia di cui hanno parlato, in
video il partigiano Moreno Costa, e il professore Giovanni Cipollini.
Entrambi hanno sottolineato l’attiva partecipazione delle donne versiliesi a
sostegno dei partigiani, nel recapitare i messaggi fra le diverse formazioni
operanti sui nostri monti, nel preparare i cibi ed anche nella lotta armata. In
un cruento scontro a fuoco rimase uccisa l’8 agosto 1944 a Mandria Focette,
sopra Farnocchia, Cristina Lanzini, sposa di Alfredo Ardimanni residente a
Tolone. Da sottolineare la medaglia d’oro concessa alla partigiana viareggina
Vera Vassalli, decorata di medaglia d’oro al valore militare, per l’impegno
eroico profuso nella resistenza, arrivando ad oltrepassare il fronte per
prendere contatto con gli alleati per organizzare i lanci degli armamenti
destinati alle forze partigiane.
Il terzo video proiettato, molto bello e commovente, illustrava il libro “
La guerra di Claudio” per ricordare ai posteri l’eroico finanziere Claudio
Sacchelli che nel 1944 era in forza al distaccamento di Lughina della brigata
di frontiera di Villa di Tirano, dove Claudio fece fuggire in Svizzera circa
300 internati all’ Aprica di origine ebraica; una fuga voluta dal Vaticano e
organizzata da don Giuseppe Carozzi che si avvalse
dell’ aiuto del capitano Leonardo
Marinelli, comandante della Compagnia di Madonna di Tirano. Successivamente
Claudio favorì l’espatrio ad altri numerosi perseguitati
di origine ebraica che riuscirono anch’essi
a sottrarsi alla deportazione nei famigerati campi di sterminio nazisti. In
quella zona Claudio si schierò con la Resistenza collaborando con la formazione
partigiana Fiamme Verdi. Su tale video spicca la scritta “ La guerra di
Claudio” - storia del finanziere Claudio Sacchelli, un angelo del bene contro l’odio
razziale e la persecuzione nazista - 1913-1945.
Hanno pronunciato brevi e commoventi discorsi, il professore Giovanni
Cipollini e i sindaci di Seravezza, Forte dei Marmi, e l’assessore di
Pietrasanta. Dai loro interventi è emersa la profonda riconoscenza per le
generazioni del passato che lottarono e morirono per fare ritornare la nostra
Patria ad essere una nazione libera. Sono state dette anche parole di speranza
per un avvenire migliore per tutta la nostra nazione. Con commozione hanno
ricordato la figura dell’eroe Claudio Sacchelli, un angelo, che morì per avere
salvato la vita ad un altissimo numero di creature innocenti.
Nella sua Cronaca Libera Giuseppe Vezzoni, poeta, scrittore e giornalista,
ha scritto tra l’altro , che il finanziere Sacchelli “fu un uomo della
resistenza che fece nascere la speranza per un’Italia che non c’è più”. Il
libro “La guerra di Claudio” è stato scritto dal generale di C.A in congedo
Luciano Luciani , presidente del Museo Storico e del comitato studi storici
della Guardia di Finanza, e dal capitano Gerardo Severino, direttore del Museo
Storico e capo di due Sezioni dell’Ufficio Storico della Guardia di finanza.
Sento di doverli ringraziarli profondamente per l’impegno profuso nella
realizzazione di questo importante volume.
Il capitano Gerardo Severino, oltre alla vita da giovane vissuta da Claudio
nella bella terra di Versilia, ha illustrato i trascorsi giovanili del
Sacchelli nella Guardia di Finanza ricordando i luoghi dove prestò servizio
lungo il confine italo – svizzero, distinguendosi nei servizi da lui eseguiti
insieme ai suoi commilitoni, per la repressione del contrabbando, come risulta
dalle fotografie delle bricolle sequestrate, scattate da Claudio che amava la
fotografia. Mi sono commosso nel rivedere quei luoghi dove anch’io negli Anni
50 prestai servizio. Severino ha accennato anche al periodo in cui la madre di
Claudio portò con sé il piccolo figlio in America per conoscere il padre
Garibaldo, il quale non aveva mai visto il suo primogenito che venne alla luce
quando lui era emigrato alla ricerca di migliori condizioni di vita, nel nuovo
continente. In America, nel 1920, nacque il fratello di Claudio che fu chiamato
Agostino Evidio. La madre di Claudio sentendo molto la nostalgia della terra
natale volle ritornare in Versilia. Garibaldo preferì rimanere negli USA e,
quindi, non fece più ritorno in Italia. L’amore fra Claudio e suo padre non
venne mai meno. Forte fu questo sentimento che li unì sempre anche se vivevano
lontani l’uno dall’altro.
Severino ha parlato infine delle vicende dolorose che portarono all’arresto
e alla prigionia di Claudio a Mauthausen, dove morì per le atroci sofferenze
che patì in quel campo di sterminio.
Nel corso della presentazione è stato proiettato un video con immagini
strazianti sui lager nazisti, con uomini ridotti a pelle e ossa e mucchi di
cadaveri scheletriti. Mostrate anche due fotografie , contenute nel libro, in
cui si vedono, in una, alcuni particolari di una camera a gas e, nell’ altra
forni crematori dove i corpi dei perseguitati finirono in cenere.
E’ un libro vero, ricco di fotografie, bello e commovente e tutto da
leggere. Il volto di Claudio appare davvero quello di un angelo del bene e dell’amore
universale fra tutti gli uomini del mondo. Questo onora la nostra Patria, i
finanzieri italiani, sia in servizio che in congedo, e tutti i cittadini
italiani e, in particolare, i nativi della Versilia.