- seconda puntata -
Alfredo
dopo due domeniche da quando aveva incontrato a Ripa i pisani che
aveva conosciuto nella locale sala da ballo, decise che il pomeriggio
della terza settimana lo avrebbe trascorso a Pisa sperando di
conoscere qualche bella ragazza con cui trascorrere un lieto
pomeriggio.
Intorno
alle 16 arriva nella città della Torre pendente a bordo della sua
Fiat 850 carrozzata Pininfarina, acquistata usata e con i sedili
anteriori da lui modificati avendoli resi pieghevoli per rendere
l'interno dell'autovettura più confortevole.
Parcheggiata
l'auto nella piazza davanti alla stazione centrale delle ferrovie si
dirige verso l'edificio dal quale provengono le musiche che gli
fanno capire che lì c'è una sala da ballo.
Appena
entrato, dopo aver pagato il biglietto che non viene richiesto alle
donne, Alfredo adocchia subito una bionda e bella signorina alla quale
si avvicina chiedendole : “Balliamo?”Lei lo guarda negli occhi e
subito i due giovani si lanciano in pista.
Alfredo
sente il giovane corpo della donna fremere. Anche lei è sensibile al
fascino del versiliese.Entrambi sono chiaramente soddisfatti di
essersi conosciuti. Ballano ripetutamente sempre insieme, non
vorrebbero mai staccarsi. Durante una sosta fra un ballo e l'altro
Alfredo chiede alla giovane come si chiama e cosa fa di bello'. “Mi
chiamo Violetta e sono una commessa dell' UPIM di Livorno. Amo il
Mare e, come vedi mi piace molto anche ballare”. “Violetta,
Violetta, mi fa pensare all'opera di Giuseppe Verdi, intitolata
La Traviata, dove Violetta canta il suo inno di amore Amami
Alfredo...”.
I
miei genItori si conobbero al teatro in occasione della
rappresentazione dell'opera di Verdi.e così quando io nacqui mi
vollero chiamare Violetta” puntualizza la giovane ad Alfredo che
subito le risponde: E' molto bella la storia che mi hai appena
accennato. Voglio festeggiare questo incontro con un bicchiere di
champagne che ordina al cameriere che serve i giovani seduti ai
rispettivi tavoli.
Champagne?,
Non l'ho mai bevuto, in casa, abbiamo festeggiato liete ricorrenze
soltanto con lo spumante italiano, le fa presente Violetta.
Sono
felice che per la prima volta lo sorseggi insieme a me.. Alla nostra
salute entrambi dicono i due giovani quando alzano i bicchieri prima
di bere lo champagne. “E anche alla nostra felicità, aggiunge
Alfredo.” Bravo, hai detto una parola stupenda che mi ha colpito,
peccato che tra poco devo prendere il treno per ritornare a casa”.
Ti
accompagno con la mia macchina, non ci sono problemi stiamo ancora un
po' insieme, facciamo ancora qualche ballo”, insiste Alfredo.
Quando
decidono che è il momento di lasciare la sala da ballo, Alfredo
accompagnato dalla ragazza arriva nell'area di parcheggio dove ha
lasciato la sua auto. Apre la portiera dell'auto e dice a Violetta se
vuole vedere come funzionano i sedili anteriori da lui costruiti. .
“Non voglio vederli, non vorrei rimanerci ...stritolata, risponde
Violetta”. A questo punto fra loro scoppia una grande risata.
Durante
il breve tragitto Alfredo manifesta alla ragazza il desiderio di
rivederla, motivo per cui fra sette giorni ritornerà a Pisa se a lei
farà piacere. Sarò felice di rivederti
presto. Ma che domanda mi fai' le risponde Violetta Ascoltami,
Sarei felice se si trascorresse qualche ora insieme al mare. Conosco
una spiaggia antica che fu abitata dagli etruschi. Parlo dello stupendo
golfo dei Buratti dove si possono vedere anche le tombe di
questo popolo antico che abitò in quella località.
Accontentami Alfredo.
“Violetta
che bella idea hai avuto. Dimmi l'ora e il luogo dove possiamo
incontrarci per arrivare a questo famoso golfo”. “Ti aspetterò
davanti al monumento ai quattro Mori alle ore 9”. Prima di
arrivare a Livorno Alfredo rallentata la marcia si ferma in una
piazzola al lato della strada. Violetta, ascoltami prima che tu
scenda . voglio dirti che mi piaci da morire. Anche a me piaci, amami
Alfredo, a questo punto le loro labbra si uniscono per scambiarsi
frenetici baci. L' ultimo è lungo, tanto da togliere il respiro a
Violetta che con fatica riesce a mormorare “Alfredo i tuoi baci
ardenti hanno acceso al massimo il mio amore per te. Quando Alfredo
riaccende il motore Violetta le dice che dovrà scendere nei pressi
della stazione dove abita la sua famiglia. Ivi giunti Alfredo spegne
il motore Scende dall'auto e saluta Violetta ,”Arrivederci.
..Arrivederci a domenica prossima. Ciao Alfredo, ti aspetto non vedo l'ora di rivederti, le dice Violetta. Ma non riescono a staccarsi.
Le loro labbra si uniscono ancora per scambiarsi ancora tanti teneri
baci.
continua
Nello Staccherai