domenica 1 agosto 2010

Acqua di mare per cucinare

Con sorpresa ho letto l'articolo “Tendenze: cucinare con l'acqua di mare” scritto da Simona Marchetti sul Corriere.it. Si parla dell'idea che ha avuto il signor Andi Inglis, (già funzionario delle Nazioni Unite,ed ora impegnato nel lavoro part-time al dipartimento per lo Sviluppo internazionale), di raccogliere, filtrare e imbottigliare acqua del mare dell'isola di Bemeray delle Ebridi in Scozia, utilizzandola per la cottura di pesce e di crostacei. Questa pratica renderebbe i cibi particolarmente saporiti.
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L'ispirazione il signor Inglis l'avrebbe avuta da una ricerca di scienze fatta da sua figlia a scuola. L'acqua di mare raccolta , dopo la sua filtrazione per eliminare ogni traccia di sabbia e sporcizia , viene raccolta nella cisterna di Dumbar. Si tratta di un provvedimento semplice ma ben accurato.Dopo le necessarie analisi per avere la certezza sugli standar previsti per l' acqua potabile, viene poi lasciata decantare in una botte uguale a quella per il vino. Alla luce dei primi risultati effettuati mister Inglis si è detto convinto che una zuppa di pesce o una salsa di crostacei innaffiate con acqua di mare avrebbero davvero un altro sapore.

Ne ha parlato di questa sua scoperta con famosi chef ed altri esperti della cucina i quali lo hanno incoraggiato a imbottigliare e vendere questa acqua da utilizzare per la cottura del pesce o per spruzzarla sull'insalata. L'ha messa quindi in vendita a 4,95 sterline, quasi sei euro per un contenitore di tre litri. Questo sorprendente business è anche un modo per dare un impulso alla economia delle isole Ebridi. Il Noma di Copenaghen, è stato eletto recentemente il migliore ristorante del mondo, fra i piatti più sfiziosi ha gli scampi cotti in acqua di mare. Lo chef Tom Kitichin del ristorante di Edimburgo “Stella Michelin”, si è detto assai attratto dalla utilizzazione dell'acqua di mare che oltre a dare un ottimo sapore ai piatti di pesce ne garantisce anche la freschezza..

L'articolo accenna anche ad altri ingredienti insoliti per rendere più saporose diverse ricette. Questa bizzarra curiosità mi ha fatto venire in mente che durante il tragico sfollamento ordinato dai tedeschi nell'estate del 1944, molti versiliesi andavano a Forte dei Marmi per prendere l'acqua del mare da utilizzare in sostituzione del sale che non si trovava più. Quando mangiavo pomodori, sui pezzi tagliati, ci versavo un po' di acqua di mare che tenevo in un fiasco. Una ragazza da me chiamata l'Angelo biondo, di cui ho parlato recentemente su Versilia Oggi fu catturata dai tedeschi mentre, in compagnia della madre, di una zia e di altri ragazzi e ragazze, proprio mentre era in cammino per andare a prendere la “preziosa” acqua di mare. Fu imprigionata e nella notte tentarono di violentarla, ma lei si oppose, Tentò anche di fuggire, ma quei quei barbari soldati non ebbero alcuna pietà, fu ripresa e spietatamente uccisa..

Mi fa un certo effetto sapere oggi che una pratica che un tempo era di mera sopravvivenza - usare l'acqua di mare per “condire” i
cibi - sia diventata una moda che appassiona alcuni fra i più gettonati e “stellati” chef di fama internazionale.
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