La storia degli uomini fin dai tempi remoti ci narra di spaventose guerre mondiali e di sanguinose lotte fratricide, nelle quali, complessivamente, sono stati uccisi milioni e milioni di esseri umani e procurato una schiera infinita di feriti, tantissimi resi inabili ad ogni proficuo lavoro. Non bastavano le guerre, anche delitti efferati sono sempre stati perpetrati da una criminalità organizzata. E ancora, l'uso non terapeutico della droga ha avvelenato e ucciso un numero infinito di uomini. Infine, secolari squilibri socio economici, in ordine ai quali nel “pianeta terra” una moltitudine di gente, specie in Africa, tuttora soffre la fame fino a morirne, e la difficile situazione in cui si trovano quotidianamente portatori di gravissimi handicap, sono problematiche che non ci possono lasciare indifferenti, ma inducono a riflettere su quanto deve fare l'uomo quale figlio di Dio e generato da un atto di amore, per la costruzione di un mondo migliore, in cui regni la prosperità e la pace universale fra tutti i popoli della Terra.
Dico subito che spetta alla politica che deve essere svolta da uomini animati dalla passione, dallo spirito di sacrificio e da apostolato. E' chiaro che coloro che svolgono un'attività politica anche ai più alti incarichi per il governo della collettività nazionale, debba essere ben retribuito, ma anche qui occorre porre dei limiti. Ogni uomo che svolge funzioni pubbliche deve sentirsi gratificato per il bene che esso compie nell'interesse dei suoi amministrati che lo hanno delegato a rappresentarlo nei vari organi istituzionali. Retribuire chi svolge questi importanti incarichi con compensi da
“ Paperone” è però un fatto che genera degli squilibri che non possono essere sopportati dalla larga massa di lavoratori e/o tanti pensionati che stentano ad arrivare alla fine del mese con i magri salari e le modeste pensioni che percepiscono.
Un ruolo importante, direi decisivo, per l'edificazione di un mondo senza più ingiustizie e quindi dal volto più umano, spetta a coloro che sono chiamati dalla voce di Dio a svolgere una costante opera di evangelizzazione ovunque palpiti il cuore degli uomini.
Occorre ritrovare lo spirito di fratellanza e si debbono abbattere tutti gli steccati che fin dai tempi più antichi hanno causato sanguinose guerre e immani rovine.
La predicazione del Vangelo sarà tanto più efficace se verrà accompagnata da testimonianze di carità. Solo così i valori che scaturiscono dalla “Fede Cristiana”, appariranno in tutta la loro grandezza universale. Dio ci vuole caritatevoli e pronti ad aiutare il prossimo.
Egli attraverso il Vangelo della carità, ci fa sentire la sua presenza e parla al nostro cuore.
Il cristiano deve pertanto agire di conseguenza, quale soggetto attivo di iniziative tese a vivificare l'amore che mai dovrebbe venire meno tra gli uomini. Chi crede in lui deve tenere presente che il Signore non attende i suoi figli solo in chiesa, ma li aspetta in quei luoghi dove la gente che soffre ha bisogno di assistenza sia morale che materiale.
Per svolgere questa feconda opera di bene. È auspicabile che molte persone facciano parte dei gruppi della Caritas e/o di altre benemerite associazioni di volontariato, in quanto strumenti di dialogo e di amore a dimostrazione di un concreto spirito di solidarietà umana.
Inoltre questa opera gratificante ed educativa, sicuramente allieterà il cuore di coloro che, nel nome del Signore, si adopereranno in un modo o nell'altro , per lenire le sofferenze quotidiane dei propri fratelli più sfortunati.
Mi preme sottolineare che gli insegnamenti cristiani, sopra accennati, li ho approfonditi grazie alle lezioni di catechesi per adulti, cui ho assistito nella mia parrocchia di Casciavola, svolte dal parroco don Nino Guidi, nativo di Pruno, località dell'alta Versilia, da me considerato un grande sacerdote.
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