giovedì 24 febbraio 2011

Dal Manifesto dei diritti della Terra – Il discorso di Capo Seattle – Capriolo Zoppo – 1854

Riporto soltanto una minima parte dell’ampia risposta che il capo dei pellerossa Capriolo Zoppo nel 1854 diede al Presidente degli USA che gli aveva chiesto di vendergli la sua terra.

Toccando il tema dell’acqua, ecco, cosa disse: “ Noi considereremo la vostra offerta di acquisto Ma non sarà facile perché questa terra per noi è sacra. L’acqua scintillante che scorre nei torrenti e nei fiumi non è soltanto acqua , ma è il sangue dei nostri antenati. Se noi vi vendiamo la terra dovete ricordarvi che essa è sacra e dovete insegnare ai vostri figli che essa è sacra e che ogni tremolante riflesso nell’acqua limpida del lago parla di eventi e di ricordi della vita del mio popolo. Il mormorio dell’acqua è la voce del padre di mio padre. I fiumi sono i nostri fratelli ed essi saziano la nostra sete. I fiumi portano le nostre canoe e nutrono i nostri figli.. Se vi vendiamo la terra , voi dovete ricordare ed insegnare ai vostri figli che i fiumi sono nostri fratelli ed anche vostri e dovete perciò usare con i fiumi la gentilezza che userete con un fratello”.Parlando delle città disse: “Non c’è alcun posto quieto nelle città dell’uomo bianco. Alcun posto in cui sentire lo stormire di foglie in primavera o il ronzio delle ali degli insetti. Ma forse io sono un selvaggio e non capisco. Il rumore della città ci sembra soltanto che ferisca soltanto gli orecchi. E cosa è mai la vita , se l’uomo non può ascoltare il grido solitario dei succiacapre o i discorsi delle rane attorno ad uno stagno di notte? Ma io sono un uomo rosso e non capisco: L’indiano preferisce il dolce rumore del vento che soffia sulla superficie del lago o l’odore del vento stesso, pulito dalla pioggia o profumato dagli aghi di pino. L’aria è preziosa per l’uomo poiché tutte le cose partecipano dello stesso respiro. L’uomo bianco sembra non accorgersi dell’aria che respira e come un uomo da molti giorni in agonia, egli è insensibile alla puzza. Ma se noi vi vendiamo la terra , voi dovete ricordare che l’aria e preziosa per noi e che l’aria ha lo stesso spirito della vita che essa sostiene. Il vento che ha dato ai nostri padri il primo respiro , riceve anche l’ultimo respiro. E il vento che deve dare anche ai nostri figli lo spirito della vita. E se vi vendiamo la nostra terra voi dovete tenerla da parte e come sacra, come un posto dove anche l’uomo bianco possa andare a gustare il vento addolcito dai fiori dei prati”.

P.S.
Parlò il grande e saggio capo indiano anche di altre tematiche tuttora attuali, in ordine alle quali l’uomo, nonostante siano trascorsi oltre 150 anni, non ha ancora imparato nulla per migliorare le sue condizioni di vita, anzi, sotto molti aspetti, ha peggiorato la situazione.

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