venerdì 31 dicembre 2010

Biografia del Maestro Bruno Guerrini

Figlio di Antonio Guerrini e di Augusta Falconi;
nacque a Seravezza il 7 giugno 1917;
frequentò a Seravezza le Scuole Elementari e l’Istituto Tecnico Versiliese (4 anni);
continuò gli studi presso l’Istituto Magistrale di Pisa, superando, al termine dell’anno scolastico 1935-1936, gli esami di Stato, conseguendo così il diploma di maestro;
successivamente effettuò l’insegnamento, in modo saltuario e per pochi giorni, presso la Scuola Elementare di Seravezza e anche presso quella distaccata alla Cappella nel locale ove ora è ubicata la sede del Gruppo degli Alpini in congedo di Seravezza,.
frequentò, coi colleghi Silvio Federigi e Mauro Barghetti, un corso privato di preparazione ad un concorso per ottenere “il posto di ruolo”, tenuto dal professor Giulio Paiotti;
vinto il concorso fu destinato ad insegnare nell’isola di Rodi, allora colonia italiana con tutte le isole del Dodecanneso;
frequentò ad Arezzo, negli anni 1938-1939, il corso di allievi ufficiali di fanteria. Nominato sottotenente, fu assegnato ad un reparto della divisione Bologna;
nel mese di novembre 1941 si trovava in Libia con la X Compagnia Divisionale anticarro della Divisione Bologna, che fu travolta da un attacco in forze scagliato da truppe neozelandesi in direzione di Tobruk;
fu ucciso il 26 novembre 1941 a Bages Belamedh, durante una sanguinosa battaglia, nel corso della quale perirono 45 ufficiali ed un migliaio di soldati italiani;
Mauro Barghetti, suo collega e amico fraterno, nel suo articolo “No, Bruno, noi non ti dimentichiamo”, pubblicato sul n.324 di Versilia Oggi del mese di settembre 1993, ha riportato anche il seguente racconto che fece un soldato semplice dello stazzemese che, acquattato nel cratere di una bomba esplosa nei pressi del caposaldo occupato dagli uomini del sottotenente Bruno Guerrini, vide morire l’ufficiale seravezzino: “Il sottotenente Guerrini comandava un “caposaldo” dotato di due cannoncini anticarro da 47/32, poco più di due giocattoli, se rapportati alle corazze dei carri armati anglosassoni; nei manuali tattici di allora “caposaldo” voleva dire “ ordine di resistere fino alla morte”. Il suo caposaldo fu investito dalla furia d’un grosso carro armato; lui ordinò il fuoco ai suoi soldati ormai fuori combattimento. Allora si mise al pezzo di persona, caricò, puntò, sparò, colpendo in pieno il carro al quale naturalmente fece soltanto un po’ di solletico-." Stava per sparare l'ultimo colpo quando l'esplosione di una cannonata nemica frantumò anche le ossa di Bruno.”
Nel suo articolo il Barghetti, in relazione all’azione compiuta da Bruno Guerrini, ha inoltre scritto: “Nessun superstite ci fu che ne potesse proporre una doverosa medaglia d’oro alla memoria”;le ricerche per rintracciare il soldato dello stazzemese, ai conclusero con esito negativo (probabilmente sarà deceduto nel corso di questi ultimi decenni).

Monsignor Guido Corallini, attuale parroco di Santa Caterina a Pisa, che fu compagno di studi di Guerrini Bruno presso le Scuole Magistrali, ha fatto presente che le stesse, da anni, hanno sede in un nuovo fabbricato e che il vecchio edificio è passato in uso ad un Istituto Superiore dell’Università. Dei nomi, tra i quali anche quello del maestro Bruno Guerrini, a cui le aule erano state, a suo tempo, intitolate, non è rimasto più nulla. Al Preside pro - tempore dell’Istituto Magistrale Statale “G. Carducci” di Pisa, ubicato in via S. Zeno, Angela Pucci, chiese, per iscritto, un attestato dal quale risultasse che, a suo tempo, le vecchie Scuole Magistrali pisane intitolarono un’aula anche alla memoria del suo zio materno Bruno Guerrini, ma anche in questo caso nulla fu trovato.
Purtroppo anche le ricerche della lapide che fu murata nell'aula dedicata alla memoria di Bruno Guerrini e che finì sul mucchio di altre vecchie lapidi che furono divelte ed ammucchiate vicino alla scuola, effettuate da chi scrive si conclusero con esito negativo, infatti nulla trovò.

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