martedì 19 ottobre 2010

A PROPOSITO... della caduta del regime fascista

Ricordo ancora una volta che la fine del regime fascista, avvenuta nel luglio 1943, troncò la mia “carriera” di ragazzo indrottinato, unitamente a tutti bimbi d’Italia, nati negli anni in cui il Duce era al potere, dalla sua politica volta alla formazione dell’Uomo nuovo, cioè completamente fascistizzato sin dalla nascita; infatti non arrivai ad indossare la divisa di avanguardista. All’inizio dell’anno scolastico 1943/1944 l’intera classe II B dell’Avviamento di Seravezza (Lucca) che chi scrive allora frequentava, si rifiutò di iscriversi al ricostituito partito fascista della Repubblica Sociale Italiana, fondata da Benito Mussolini dopo la sua liberazione da Campo Imperatore. Non avemmo bisogno di chiedere il parere dei nostri genitori per respingere gli inviti che ci furono rivolti da coloro che credevano ancora nel Duce; si capì da soli che il regime fascista aveva eliminato ogni forma legittima di opposizione al suo governo, togliendo al popolo la libertà, fino ad arrivare a trascinare la nostra nazione in una guerra sanguinosa a fianco della Germana nazista di Adolf Hitler che causò un numero infinito di morti, feriti e cumuli di rovine.
Questi ricordi non li ho mai dimenticati.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Povera Italia! E pensare che c'è ancora chi rimpiange quel "crapone" che ci causò tanti guai!