Con gioia rilevo che, grazie al sindaco di Seravezza Ettore Neri, si ritorni a parlare della necessità di arrivare a costituire il comune unico della Versilia che possa affrontare e risolvere, globalmente, tutte le problematiche che interessano gli abitanti della nostra laboriosa terra.
Nell’ultima Cronaca libera ne ha parlato anche Roberto Ippolito un uomo che non conosco ma che da sempre stimo per i suoi approfonditi articoli pubblicati su Versilia Oggi, con cui , mi vanto di collaborare dal 1982, ai tempi in cui era diretto dal suo fondatore Giorgio Giannelli.
Ecco quali sono a mio parere i problemi che richiedono un impegno comune, per assicurare tranquillità e benessere alla nostra gente:
1 - difesa delle opere protettive dalle eventuali piene lungo
Il fiume Versilia;
2 - costruzione di scogliere flangiflutti lungo la costa versiliese,
minacciata seriamente dall’ erosione;
3 - sfruttamento comune, non a fini di lucro, delle acque quale bene
primario per la vita dell’uomo;
4 - ritiro e smaltimento dei rifiuti solidi urbani ed industriali, in ordine ai
quali bisognerà avere un impianto comune
5 - disciplinare al meglio la viabilità su tutta la Versilia, per far si che
avvenga nel massimo ordine possibile e non in modo caotico come
ho visto in alcuni centri urbani.
6 - creare apposite aree delimitate per le attività artigianali ed industriali
che danno lavoro e benessere alla mano d’opera;
7 - costruzione di un forno crematorio per la cremazione dei corpi dei
defunti versiliesi;
8 - traforo del monte Costa e del monte di Ripa per evitare il transito di
autocarri pesanti nel centro di Seravezza, che rendono insopportabile
la vita di coloro che abitano lungo le vie percorse da detti automezzi.
Credo che la costituzione del Comune unico riduca i costi di gestione di questa nuova struttura pubblica che dovrebbe avere un proprio collegio elettorale per candidare i propri cittadini alle elezioni per ricoprire cariche elettive nei vari organi dello Stato. Concludo col ringraziare il signor Sindaco di Seravezza Ettore Neri, il signor Roberto Ippolito e tutti coloro che faranno il possibile per realizzare questo importante progetto che chi scrive sostenne quando Giorgio Giannelli lo incluse tra gli obbiettivi più importanti dell’Unione Versiliese, movimento apartitico da lui fondato, che fu propugnato anche da Pietro Marchi nel secondo decennio del 1900 (cento anni fa) quando, per la prima volta, fu sindaco di Seravezza dal 1911 al 1919. La seconda volta fu sindaco di Seravezza dal 1944 al 1946.
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