terza puntata
Mantenendo fede alla sua promessa Alfredo, la domenica successiva a quella in cui aveva conosciuta la bella Violetta,
arrivò
puntualmente a Livorno davanti al monumento dei quattro Mori. Lì ad
aspettarlo c'era già Violetta che quando vide apparire la macchina
del giovane versiliese avvertì una intensa felicità. Sceso dal
mezzo i due si scambiano affettuosi abbracci e baci. La donna ha
con sé un piccolo frigo contenente bevande analcooliche, cibo e
dolciumi , il tutto da lei fatto in casa.
Alfredo, saputo quanto c'era dentro il frigo, dice a Violetta che arrivati al mare, dovrà lasciarlo nel bagagliaio dell'autovettura perché è intenzionato a offrirle un pranzo nel più bel ristorante della zona. "Ma perché vuoi spendere tanti soldi, ho preparato cibo ottimo che mi farebbe piacere che lo assaggiassi". "Violetta non insistere, non negarmi la gioia di offrirti questo pranzo, ci tengo tanto. Via, sali in macchina e andiamo".
Alfredo, saputo quanto c'era dentro il frigo, dice a Violetta che arrivati al mare, dovrà lasciarlo nel bagagliaio dell'autovettura perché è intenzionato a offrirle un pranzo nel più bel ristorante della zona. "Ma perché vuoi spendere tanti soldi, ho preparato cibo ottimo che mi farebbe piacere che lo assaggiassi". "Violetta non insistere, non negarmi la gioia di offrirti questo pranzo, ci tengo tanto. Via, sali in macchina e andiamo".
Alfredo,
che guida osservando le norme stabilite, arriva senza alcuna
difficoltà nel fantastico golfo dei Buratti, facilitato da Violetta
che ben conosce la località.
Nella
zona ricca di alte piante verdeggianti, trovano subito un ristorante aperto, davanti al quale ci sono
ombrelloni, sedie e lettini. Così prenotano il pranzo e un
ombrellone con due sdraio.
Nella
cabina Violetta si spoglia e si mette un tanga, mentre Alfredo
indossa un costume.
I
due prima di sdraiarsi sotto l'ombrellone decidono di fare una
passeggiata. Il tanga di Violetta fa ancor di più risaltare la
bellezza del suo corpo. Si stringono felici le mani mentre
camminano sul fondo ferroso di quelle acque, dove al tempo degli Etruschi veniva fuso il ferro.
Alfredo
appena sfiora col suo corpo quello di Violetta la giovane emette un
grido: "Ahi! Ahi..". "Ma come, non ti ho neppure
toccata e già gridi" le dice Alfredo. "Scusami, appena ti sei
avvicinato mi è parso di avere urtato contro un paletto di
ferro... non mi sento bene, senti come scotto".
Appena Alfredo posa sulla fronte di Violetta la sua mano, esclama: "Bruci da morire. Ti porto subito al pronto soccorso di Livorno, non c'è tempo da perdere". Una cameriera del ristorante aiuta Violetta a togliersi il tanga ed a indossare il vestito. Anche Alfredo si toglie il costume, si mette i pantaloni e, a torso nudo, inizia la corsa per raggiungere Livorno, dopo aver provveduto a far distendere Violetta sul sedile destro della sua auto. Mentre guida Alfredo pensa che mai avrebbe immaginato di utilizzare i sedili pieghevoli per trasportare la donna che ama addirittura al pronto soccorso. Ben altri, come si può capire, erano i suoi sogni.
Appena Alfredo posa sulla fronte di Violetta la sua mano, esclama: "Bruci da morire. Ti porto subito al pronto soccorso di Livorno, non c'è tempo da perdere". Una cameriera del ristorante aiuta Violetta a togliersi il tanga ed a indossare il vestito. Anche Alfredo si toglie il costume, si mette i pantaloni e, a torso nudo, inizia la corsa per raggiungere Livorno, dopo aver provveduto a far distendere Violetta sul sedile destro della sua auto. Mentre guida Alfredo pensa che mai avrebbe immaginato di utilizzare i sedili pieghevoli per trasportare la donna che ama addirittura al pronto soccorso. Ben altri, come si può capire, erano i suoi sogni.
Appena
arrivata all'ospedale la giovane viene subito visitata. I medici
decidono di sottoporla ad un intervento immediato di
appendicectomia per evitare che il male si
trasformi in peritonite. Trovato il numero telefonico dei genitori
della ragazza, trascritto su una agendina di Violetta conservata
nella sua borsetta, Alfredo li avverte che la loro figlia è
all'ospedale per accertamenti, essendosi sentita improvvisamente male
mentre stava con lui al mare. Così Alfredo conosce i genitori di
Violetta giunti trafelati all'ospedale.
Appena
il gruppo incontra il chirurgo che ha operato la ragazza questi li
informa che l'intervento è perfettamente riuscito e quindi non ci
sono preoccupazioni di sorta, pertanto li invita a stare
assolutamente tranquilli.
Dopo
qualche ora di attesa Alfredo entra nella corsia per salutare
Violetta. Il loro incontro è particolarmente commovente. Entrambi
si lasciano con la promessa di rivedersi presto anche per tornare
al golfo di Buratti, quando suggelleranno il loro amore unendosi in matrimonio.
FINE
FINE
Racconto di Nello Staccherai - anagramma di Renato Sacchelli
Nessun commento:
Posta un commento