mercoledì 22 agosto 2012

ALFREDO E VIOLETTA

                                                           -  seconda puntata -


Alfredo dopo due domeniche da quando aveva incontrato a Ripa i pisani che aveva conosciuto nella locale sala da ballo, decise che il pomeriggio della terza settimana lo avrebbe trascorso a Pisa sperando di conoscere qualche bella ragazza con cui trascorrere un lieto pomeriggio.

Intorno alle 16 arriva nella città della Torre pendente a bordo della sua Fiat 850 carrozzata Pininfarina, acquistata usata e con i sedili anteriori da lui modificati avendoli resi pieghevoli per rendere l'interno dell'autovettura più confortevole.

Parcheggiata l'auto nella piazza davanti alla stazione centrale delle ferrovie si dirige verso l'edificio dal quale provengono le musiche che gli fanno capire che lì c'è una sala da ballo.
Appena entrato, dopo aver pagato il biglietto che non viene richiesto alle donne, Alfredo adocchia subito una bionda e bella signorina alla quale si avvicina chiedendole : “Balliamo?”Lei lo guarda negli occhi e subito i due giovani si lanciano in pista.
Alfredo sente il giovane corpo della donna fremere. Anche lei è sensibile al fascino del versiliese.Entrambi sono chiaramente soddisfatti di essersi conosciuti. Ballano ripetutamente sempre insieme, non vorrebbero mai staccarsi. Durante una sosta fra un ballo e l'altro Alfredo chiede alla giovane come si chiama e cosa fa di bello'. “Mi chiamo Violetta e sono una commessa dell' UPIM di Livorno. Amo il Mare e, come vedi mi piace molto anche ballare”. “Violetta, Violetta, mi fa pensare all'opera  di Giuseppe Verdi, intitolata La Traviata,  dove Violetta canta il suo inno di amore Amami Alfredo...”.
I miei genItori si conobbero al teatro in occasione della rappresentazione dell'opera di Verdi.e così quando io nacqui mi vollero chiamare Violetta” puntualizza la giovane ad Alfredo che subito le risponde: E' molto bella la storia che mi hai appena accennato. Voglio festeggiare questo incontro con un bicchiere di champagne che ordina al cameriere che serve i giovani seduti ai rispettivi tavoli.
Champagne?, Non l'ho mai bevuto, in casa, abbiamo festeggiato liete ricorrenze soltanto con lo spumante italiano, le fa presente Violetta.
Sono felice che per la prima volta lo sorseggi insieme a me.. Alla nostra salute entrambi dicono i due giovani quando alzano i bicchieri prima di bere lo champagne. “E anche alla nostra felicità, aggiunge Alfredo.” Bravo, hai detto una parola stupenda che mi ha colpito, peccato che tra poco devo prendere il treno per ritornare a casa”.
Ti accompagno con la mia macchina, non ci sono problemi stiamo ancora un po' insieme, facciamo ancora qualche ballo”, insiste Alfredo.
Quando decidono che è il momento di lasciare la sala da ballo, Alfredo accompagnato dalla ragazza arriva nell'area di parcheggio dove ha lasciato la sua auto. Apre la portiera dell'auto e dice a Violetta se vuole vedere come funzionano i sedili anteriori da lui costruiti. . “Non voglio vederli, non vorrei rimanerci ...stritolata, risponde Violetta”. A questo punto fra loro scoppia una grande risata.
Durante il breve tragitto Alfredo manifesta alla ragazza il desiderio di rivederla, motivo per cui fra sette giorni ritornerà a Pisa se a lei farà piacere. Sarò felice di rivederti presto. Ma che domanda mi fai' le risponde Violetta Ascoltami, Sarei felice se si trascorresse qualche ora insieme al mare. Conosco una spiaggia antica che fu abitata dagli etruschi. Parlo dello stupendo golfo dei Buratti dove si possono vedere anche le tombe di questo popolo antico  che abitò in  quella località. Accontentami Alfredo.
Violetta che bella idea hai avuto. Dimmi l'ora e il luogo dove possiamo incontrarci per arrivare a questo famoso golfo”. “Ti aspetterò davanti al monumento ai quattro Mori alle ore 9”. Prima di arrivare a Livorno Alfredo rallentata la marcia si ferma in una piazzola al lato della strada. Violetta, ascoltami prima che tu scenda . voglio dirti che mi piaci da morire. Anche a me piaci, amami Alfredo, a questo punto le loro labbra si uniscono per scambiarsi frenetici baci. L' ultimo è lungo, tanto da togliere il respiro a Violetta che con fatica riesce a mormorare “Alfredo i tuoi baci ardenti hanno acceso al massimo il mio amore per te. Quando Alfredo riaccende il motore Violetta le dice che dovrà scendere nei pressi della stazione dove abita la sua famiglia. Ivi giunti Alfredo spegne il motore Scende dall'auto e saluta Violetta ,”Arrivederci. ..Arrivederci a domenica prossima. Ciao Alfredo, ti aspetto non vedo l'ora di rivederti, le dice Violetta.  Ma non riescono a staccarsi. Le loro labbra si uniscono ancora per scambiarsi ancora tanti teneri  baci.                            
                                           continua
Nello Staccherai

1 commento:

nicole ha detto...

ciao vilu cia alfredo so che tu facevi parte di intour ma stai meglio con violetta e mi devi credere
se tu te ne sei andato ai fatto uno sbaglio ma io ti voglio tanto bene e salutami vilu per favore anche camilla , maxi , francesca ecc