Il testo del mio
primo scritto pubblicato sul periodico cattolico versiliese "Il
Dialogo", del mese di aprile 1987, diretto da don Florio Giannini che
ora riposa nel Regno dei Cieli, accanto al nostro Padre Celeste.
Si parla tanto di questo sentimento
che dovrebbe unire ed affratellare tutti popoli della terra, senza
più divisioni ideologiche, senza steccati, muri,frontiere e lotte
di classe.
Ciò che invece stà
accadendo a Beirut, nell'Iraq ed in altre nazioni di questo piccolo
Mondo ci farebbe dubitare sulla sacralità della sua esistenza, se
non fossimo, nel contempo, testimoni di esempi luminosi di amore che
ogni giorno delicate creature, come suor Teresa di Calcutta, tanto
per citarne una, manifestano nei confronti di persone gravemente
ammalate o afflitte dalla fame.
Altri esempi della specie
ci vengono forniti da coloro che lottano a difesa dei diritti
dell'uomo, primi fra i tanti quello relativo alla libertà, senza la
quale non ci può essere nemmeno l'amore.
Quindi l'amore esiste sin
dal giorno in cui l'uomo è stato creato. E' realta di sempre e non
un sogno irreale.
L'uomo generato da un atto di amore. è il simbolo l'emblema di questo sentimento, comune a tutti gli altri esseri viventi.
Cristo, morto inchiodato
sulla croce, rappresenta per coloro che credono nei valori genuini e
più utentici della vita, che non è solo terrena ma eterna, la più
alta manifestazione d'amore nei confronti del genere umano.
Nel giorno in cui si festeggia San Valentino, per antica tradizione il Patrono degli innamorati, cessando per un momento, ma solo per un attimo, di pensare alla guerra, dedico la mia attenzione ai nostri fratelli palestinesi che assediati nel loro campo profughi a Beirut , sono costretti, per sopravvivere, a nutrirsi con la carne delle persone uccise durante i sanguinosi scontri, voglio quì ricordare quanto è sublime l'amore che unisce una coppia.
Stare insieme, avere
rispetto l'uno verso l' altra e viceversa, avere figli. Ricevere e
donare carezze e baci, sono frutti che solo l'amore può darci.Ma
l'amore non ha limiti. . Esso si manifesta in tutti i campi della
nostra vita.
E' amore lavorare, seminare la terra, far crescere le piante, impedire che le acque dei fiumi, dei laghi e del mare siano inquinati dai rifiuti di ogni genere. E' una dimostrazione di amore anche questa odierna cerimonia che ci consente di esprimere le nostre gioie, le ansie e le angosce del nostro mondo inquieto. Amore significa anche impugnare la spada, così come fece l'Arcangelo Gabriele, per trafiggere il demonio che annidatosi dentro l'uomo, è riuscito ad assopire la sua coscienza.
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