La
lettura su "Stella Alpina" del breve racconto intitolato
“Pierino Balocco...uno
sconcio...”, tratto da “ Vita quotidiana durante la campagna di Russia” descritta
dall'alpino Pasquale Grignaschi, mi ha fatto ripensare a come sarà morto nell'Unione
Sovietica il fratello di mio padre, Guido (classe 1919), in forza al 4°
Reggimento Artiglieria da Montagna – reparto munizioni e viveri – della divisione
Cuneense, impiegato sul fronte russo a fianco dei soldati della Germania che in quel
tempo erano nostri alleati.
La sua partenza per
la Russia credo gli abbia impedito di vedere il bambino che la sua
sposa, con la quale da poco tempo si era unito in matrimonio, aveva
dato alla luce quando lui si trovava in quella gelida nazione, dove furono
combattute sanguinose battaglie.
Ricordo che mio zio
Guido fu dichiarato disperso in Russia. Probabilmente sarà caduto stremato dalla
fatica nella steppa ghiacciata, oppure ucciso dal fuoco nemico.
Amo
pensare che nell'emettere gli ultimi respiri abbia avuto accanto a
lui il suo
mulo col quale aveva condiviso fatiche e pericoli. Chissà se
davvero siano morti
insieme?
Se così
fosse avvenuto mi pare bello pensare che mio zio, prima di chiudere
gli occhi abbia accarezzato il muso e il collo dell'animale che certamente
gli attenuò gli spasmi della morte. E, infine, ancora bello mi pare di
pensare che
appena la morte lo strappò alla vita, abbia, potuto udire le seguenti
parole pronunciate
dal nostro Dio misericordioso: “Oggi sei
in Paradiso!”.
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