La povertà, in Italia, è arrivata ad
un livello non più sopportabile.
La cronaca,sia televisiva che della
carta stampata del 14.7.2014 per quanto attiene la povertà in
Italia, è dolorosa, tanto da indurmi a parlare ancora di questa grave situazione. Il 16% della nostra popolazione vive in povertà. Ben 6
milioni campano senza beni essenziali per una vita dignitosa.
Nel ribadire quanto ho scritto nel mio
articolo “quando miglioreranno le nostre condizioni di
vita?”, credo proprio che bisogna
arrivare alla creazione di un governo europeo cui affidare il
compito di guidare l' Unione con l 'elezione diretta del presidente:
come avviene negli Stati Uniti. Invece ci siamo limitati ad
eleggere un parlamento ,quello di Straburgo,i cui poteri sono
estremamente limitati lasciando la mediazione tra i singoli governi
statali il compito di guidare l'Unione. Non siamo riusciti neanche a
dare vita ad una politica estera comune, per non dire ad una difesa
unica. Non vorrei sbagliarmi nel ritenere che siano state le
limitazioni impostaci dall'Europa a portarci sempre di più nella
miseria:. Forse non avremmo dovuto accettare misure come il fiscal
compact , ossia l'inserimento nella Costituzione di alcune
clausole o vincoli tra le quali, ad esempio, l'obbligo del pareggio
di bilancio e la significativa riduzione del rapporto tra il debito
pubblico e il Pil, pari ad ogni anno a un ventesimo della parte
eccedente il 60% del Pil. Intanto il debito pubblico è aumentato
di venti miliardi.
E' importante anche che la politica dia
un segnale forte di onestà e serietà: prima di chiedere nuovi
pesanti sacrifici dovranno essere ridotti gli altissimi emolumenti
come già specificato nell'articolo cui faccio seguito, o in
alternativa che una parte cospicua di tali uscite sia legata a
risultati , numeramente misurabili, , effettivamente raggiunti. E
questo mi sembra un passo importante per andare avanti
Concludo con l' associarmi alle parole
scritte da Giuseppe Vezzoni affinché in Italia non solo sia
sconfitta la povertà, ma anche che tutti gl' italiani possano
viverci rispettando le leggi per il bene esclusivo della nostra
collettività nazionale.
Sotto questo aspetto, Giuseppe Vezzoni,
mi appare essere un alfiere, sì uno strenuo sostenitore della
nostra legalità nazionale.
Renato Sacchelli
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