venerdì 20 febbraio 2009

Il caso Eluana e lo scontro politico

La morte di Eluana Englaro ha profondamente addolorato il cuore di tutti
gli italiani. Mi rendo conto del grande dolore e dell'immensa angoscia
che ha colpito i genitori di questa sfortunata donna vittima di
un grave incidente stradale che l'ha portata per 17 anni a vivere su un
letto in uno stato vegetativo permanente. Ho ascoltato alla tv ciò che
ha detto la madre superiora dell'Istituto di suore di Lecco che
l'hanno assistita con amore infinito. L'hanno alimentata con un sondino
e curata ogni giorno, per anni, sempre animate dalla speranza,
mai venuta meno, di poterla vedere un giorno ridestare dal lungo stato di coma
irreversibile.

Le parole dette da questa religiosa mi hanno indotto a pensare che
finché fosse stata alimentata c'era davvero la speranza che Eluana si potesse risvegliare.

Con assoluto rispetto per Beppino Englaro voglio dire che se fossi
stato al suo posto mi sarebbe stato difficile prendere la sua stessa
decisione, per la quale egli ha portato avanti una dura battaglia. Ha
fatto bene a comportarsi così o ha sbagliato? Come genitore ha ritenuto
giusto non farla più soffrire e per questo merita profondo
rispetto, visto che nel caso di specie la scienza di fronte al mistero
della morte non ha potuto fare niente per fare guarire questa
sfortunata ragazza.

Ho trovato incomprensibile, per non usare altre più dure aggettivazioni,
il comportamento assunto da molti politici che hanno
attaccato il governo per avere avuto l'idea, per non far morire Eluana,
di emanare un decreto legge perché ad essa non fosse stato staccato il
sondino. Come si può pensare che il premier abbia approfittato di questa
dolorosa circostanza per attaccare il Presidente della Repubblica
che, nel corso d'opera della riunione del governo, aveva fatto sapere
che non avrebbe firmato il decreto? Addirittura ho sentito parlare di
un grave scontro istituzionale. Tenuto conto delle dichiarazioni di
Berlusconi, ho preso atto con piacere che i suoi rapporti con il
presidente Napolitano sono rimasti cordiali, come sempre dev'essere.
Giova evidenziare che il premier ha giurato fedeltà alla
Carta Costituzionale della Repubblica Italiana, quindi lungi da lui il
pensiero di attentare alla Costituzione.

Ricordo di aver letto che la mamma di Berlusconi prima di morire voleva essere
imboccata soltanto da suo figlio Silvio. E lui tutte le sere lasciava Roma
per correre al suo capezzale per aiutarla a nutrirsi.

Credo che gli oppositori del premier dovrebbero ben riflettere prima di
sparare a zero contro di lui usando argomentazioni così delicate che attengono al bene più prezioso dell'uomo, la vita. Berlusconi è stato votato dalla maggioranza del popolo italiano
per guidare il nostro governo, quindi solo per questo fatto merita profondo rispetto.

Nessun commento: