E' da tanto tempo che mi pongo questa
domanda. Si vorrei proprio sapere quando l'uomo vivrà una vita più
serena e meno sofferta?
Purtroppo, per quanto ci sta
a cuore,la costituzione dell' Unione
Europea in cui abbiamo sperato per il conseguimento del bene comune
per tutti gli Stati associati; non mi pare che abbia ottenuto ciò
che aspettavamo. Alla luce dei risultati
finora acquisiti mi pare di non sbagliare nel dire che questa Europa
unita, non é quella che sognarono i padri
fondatori che furono: Alcide de Gasperi,
Konrad Adenaur, Robert Schuman, Jean Monnet, Paul Enri Spack, Altiero
Spinelli ed altri illustri personaggi quali sono
stati Josef Bech, Winston Churchill, Walter Halisten, Sicco Manshelt,
Jean William Been, tutti convinti dell'importanza che si arrivasse
alla realizzazione di questo sogno. Ci furono studi per arrivare
alla comunità del carbone e dell'acciaio, non per aumentare il
commercio di tali prodotti, ma per evitare, in primis, che fra le
vicine nazioni europee continuassero a scoppiare sanguinose guerre,
come lo furono quelle della prima e della seconda guerra mondiale, e
subito dopo alla costituzione del mercato comune ed all'integrazione
dell'Europa.
Ritengo che sia stato commesso un
errore coniare subito la nuova moneta senza pensare prima ad avere
chiaramente una visione politica delle cose da fare per il
raggiungimento del bene comune. Perchè non è stata fondata una
banca coi capitali da destinare allo
sviluppo delle attività produttive, le sole che riescono a dare
ricchezza e benessere a tutte le nazioni del mondo? Sono rimasto
subito sconcertato nel constatare che l'euro aveva causato l'aumento
del doppio dei beni, a partire dalla tazzina del caffè passata da
500 lire ad un euro.
Si doveva approvare una
legge in base alla quale tutte le nazioni dell'Unione europea
agissero ciascuna in base ai loro bilanci, allo scopo di armonizzare
gli scambi commerciali ai massimi livelli al fine di favorire le
attività lavorative di ogni nazione dell'Ue. A che serve il
parlamento europeo, a cui l'Italia, versa o ha versato, se non sono
stato male informato, cento miliardi all'anno? Occorreva subito
pensare alla costituzione di un governo europeo e non alla formazione
di un parlamento europeo che emana direttive operative
ai singoli Stati con l' applicazione a chi non le osserva di
pesanti sanzioni pecuniarie.
Chi scrive si
considera un uomo della strada e non gli sembra funzionale che sia un
singolo governo nazionale (Germania) a dettare regole per la
compilazione dei relativi bilanci annuali di ogni singolo Stato
membro. L'Ue si realizzerà se si arriverà ad avere un governo
europeo. Il rigore della Merkel a me sembra eccessivo. Per
conseguire il pareggio di bilancio credo che sarà faticoso ottenerlo
col limite della spesa pubblica fissato al 3%, specie per l'Italia
che ha un debito elevato ed ha tanti problemi da risolvere a
beneficio di una moltitudine di popolo che soffre. E' necessaria una
certa flessibilità. Sarebbe importante chiudere, ogni anno col
pareggio di bilancio che in Italia si ebbe negli anni del 1800 con
Quintino Sella, il ministro delle finanze che impose la tassa sul
macinato. E quanti miliardi
ci costano i parlamentari europei considerate anche tutte le
spese sia per l'uso di immobili che per esplicare il loro mandato
lontani dalle loro case?
Questo limite ci ridurrà ancora di più alla miseria. Ce la
faremo ad andare avanti? Non si doveva accettare una misura che ci è
stata imposta per azzerare il deficit di bilancio. Doveva essere
consentito di superare tale margine, quantomeno in misura minima.
Tempo addietro il capo del governo pro - tempore, professor Monti
vide la luce in fondo al tunnel, ma questa luce, purtroppo, non si
illuminò d'immenso come tutti abbiamo visto.
Alla luce della
situazione attuale non condivido la posizione assunta dalla Merkel e
da altri alti ministri del suo governo. Per continuare a sognare
dovrebbero nascere uomini grandi come lo furono Adriano Olivetti che
se la morte non lo avesse strappato alla vita sarebbe divenuto non
solo il produttore delle belle e perfette macchine per scrivere,
ma anche il costruttore più geniale di computer del mondo, e
Giovanni Borghi, “mister Ignis”. Chi è che non ha realizzato i progetti ideati
dall'ing. Olivetti? Chi mi può dare una risposta? Negli anni 5O a
Roma, presso un centro di elaborazione dati, vidi una gigantesca
macchina perforatrice di schede, costruita dalla Olivetti. E' da
quella visione che mi convinsi quanto era importante avere in Italia
questa grande società.
E' vero! Non
certo coi debiti si risana l' economia di una nazione. Occorre, non
mi stancherò mai di ripeterlo, dare impulso alle attività
lavorative che producono beni e servizi le sole che possono ridurre
la disoccupazione e per migliorare cosi le condizioni di vita di
tutto il popolo, non solo italiano, ma anche del mondo intero.
E' importante
che si riducano gli altissimi emolumenti che percepiscono i politici
e gli alti burocrati nazionali che godono vitalizi sotto certi
aspetti da nababbi, mentre tanti pensionati e salariati faticano ad
arrivare alla fine di ogni mese con le magre pensioni e bassi salari
che percepiscono. Poi c'è anche il dramma della disoccupazione,
giovanile e degli esodati. Occorre ridurre anche l' imposizione
fiscale per favorire i consumi e rendere meno sofferta la vita delle
categorie più deboli.
A questo punto è necessario
una riforma fiscale, che sancisca che i costi dello Stato siano
contenuti sempre entro i limiti delle entrate. La politica dovrebbe
essere esercitata da uomini animati dalla “passione, dallo spirito
di sacrificio e di apostolato”, come scrisse anni fa Giorgio
Giannelli il fondatore di Versilia Oggi. Chi lavora a beneficio del
nostro Stato deve sentirsi, aggiungo io, anche molto gratificato per
il bene che esso compie a favore della collettività nazionale.
Pertanto, arrivo a pensare, se mi è consentito, che coloro che
percepiscono emolumenti elevati dovrebbero chiedere,
alla luce della grave situazione che stiamo attraversando, una
riduzione dei loro stipendi.